Vivere “zero waste” vuol dire produrre meno rifiuti possibili.
Questa filosofia nasce dall’esigenza di far fronte all’emergenza ambientale degli ultimi anni: la presenza di plastica negli oceani, la necessità di tutelare le risorse idriche e di limitare l’inquinamento atmosferico.
L’Italia, come altri paesi del mondo, produce e consuma più plastica di quanta ne riesca a riciclare e, soprattutto, a smaltire. Questo porta il paese ad esportare, secondo l’ultimo rapporto Greenpeace, 197 tonnellate di plastica in Paesi come Cina, Sud Est asiatico, Turchia e Indonesia.
Vivere zero waste non significa solo rinunciare alla plastica, ma cambiare le proprie abitudini:
- Preferire prodotti a km 0 per evitare i costi ambientali delle esportazioni e l’utilizzo di pesticidi e sostanze idrogenate per la conservazione del cibo;
- Bere acqua del rubinetto evitando bottiglie di plastica;
- Viaggiare in treno piuttosto che in aereo;
- Essere attenti ai tessuti dei capi di abbigliamento che acquistiamo.
Non e’ facile cambiare, ma vivere zero waste ha dei benefici:
- Rende la nostra casa più ordinata;
- Ci permette di essere più organizzati;
- Fa risparmiare tempo e denaro.
La cucina è il luogo dove gestire i rifiuti diventa più difficile. Infatti, fare la raccolta differenziata non basta per essere zero waste: non è sufficiente sapere dove buttare il rifiuto, l’obiettivo è evitare il più possibile di generarlo.
Ma questo non deve spaventarti: diventare zero waste è più facile di quello che credi.
Ecco 4 consigli per cominciare a rendere la tua cucina più “leggera”.
1) Qualità invece che quantità
Quanti sono i piatti, le tazze, le pentole e gli utensili che usi davvero?
Servizi di piatti, tazze e tazzine rimangono spesso inutilizzati ad appesantire i nostri scaffali.
Tieni solo il necessario: puoi regalare il resto o rivenderlo online. In questo modo, meno polvere si depositerà su mensole e ripiani, meno tempo perderai a pulirli e sistemarli. Facile, no?
Per fare spazio nella tua cucina e produrre meno rifiuti, puoi sostituire bottiglie d’acqua in plastica con un filtro d’acqua facile da installare come TAPP 1 e TAPP 2. Infatti, il filtro ti permetterà di avere sempre acqua buona e pura ad un prezzo conveniente. Prova il nostro calcolatore di risparmio.
2) La salute prima di tutto
Avere una cucina zero waste significa anche essere attenti alla propria salute.
È importante non utilizzare pentole e padelle rovinate in teflon: nuociono alla salute e si rovinano facilmente. Meglio acquistare utensili in acciaio, silicone o legno, evitando la plastica.
3) Conservare il cibo in modo intelligente
La maggior parte dei rifiuti vengono prodotti a causa degli avanzi e della cattiva conservazione dei cibi nel frigo che, se appesantito, consuma molta energia.
Per fare in modo che gli alimenti mantengano le loro proprietà intatte, riducendo la produzione di rifiuti, sostituisci pellicole e fogli di alluminio con tupperware, contenitori in vetro e coperchi in silicone o tessuto.
Inoltre, valuta quali siano i cibi da tenere in frigo: alimenti come pomodori, patate, aglio, cipolle, avocado e banane devono essere conservati a temperatura ambiente per non perdere i loro principi nutritivi!
4) Pulire rispettando l’ambiente
Uno degli aspetti più importanti di una cucina zero waste è la scelta dei prodotti per pulire stoviglie e superfici.
Per cominciare, basterebbe acquistare detersivi nei negozi che forniscono alternative sostenibili o servirsi di dispenser per non accumulare contenitori in plastica.
Inoltre, si possono utilizzare 2 ingredienti sempre presenti in cucina: limone e bicarbonato. Il primo è molto efficace per eliminare gli odori. Il secondo è utile per le macchie persistenti.
Alcuni utilizzano anche l’aceto per rendere più brillante il piano cucina, ma attenzione: essendo composto da acido acetico risulta essere nocivo per l’ambiente tanto quanto i detersivi, perciò è importante utilizzarlo con moderazione.
Questi sono i primi 4 passi, facili e veloci, per una cucina zero waste.
Per avere qualche spunto in più, dai un’occhiata al profilo instagram della nostra CEO Rocio Alcocer.
Per approfondire:
https://tappwater.co/it/come-riciclare-la-plastica/
https://tappwater.co/it/ridurre-inquinamento-plastica/
https://tappwater.co/it/5-buoni-motivi-per-bere-lacqua-del-rubinetto/
Fonti:
http://www.viveresenzarifiuti.it/cosa-vuol-dire-zero-waste/
https://greeda.it/significato-zero-waste-rifiuti-zero/
https://www.ultimavoce.it/filosofia-zero-waste/
https://www.ohga.it/rifiuti-zero-cose-e-come-funziona-lo-stile-di-vita-zero-waste/